L’arte della conservazione delle carni suine, nella zona del Nursinate, era già famosa al tempo dei Romani.
La povertà dell’agricoltura di montagna e l’inattività durante la stagione fredda favorirono il diffondersi dei norcini, mestiere che a Roma e Firenze era svolto da uomini provenienti in gran parte dai Castelli di Todiano e di Abeto ".
Il Prosciutto di Norcia deve essere fatto utilizzando come matieria prima "cosce dei suini pesanti adulti, esclusi verri e scrofe, provenienti da allevamenti di razze bianche incrociate e selezionate".
L'elaborazione del Prosciutto di Norcia deve avvenire nella zona comprendente i comuni di Norcia, Preci, Cascia, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, in territori posti ad altitudine superiore ai 500 metri slm.
La lavorazione è simile a quella di altri prosciutti ma viene personalizzata dall'esperienza e dal talento del responsabile dello stabilimento.
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